
Carissimi amici,
se ci ritroviamo a scrivervi durante l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione pandemica del nuovo Coronavirus che ha colpito duramente il nostro Paese, è perché abbiamo un urgente bisogno del vostro aiuto!
La drammatica realtà che stiamo vivendo, con l’elevato numero di contagi e di decessi, ha toccato ognuno di noi, ha rivoluzionato le nostre vite, modificato le nostre abitudini e stravolto la nostra quotidianità. Eppure non possiamo esimerci dal riconoscere che godiamo del privilegio di avere un sistema sanitario che è in grado progressivamente di far fronte all’emergenza e, grazie alla competenza del nostro eccellente personale medico e infermieristico, di salvare ogni giorno migliaia di vite.
Purtroppo questo non accade in altre zone del mondo ed in particolare nei paesi dell’Africa occidentale (Benin, Togo e Costa d’Avorio) dove Grégoire Ahongbonon continua a portare avanti la sua straordinaria opera in favore dei più poveri e dei più dimenticati tra i dimenticati. Migliaia di persone continuano a morire ogni giorno, spesso senza aver ricevuto una diagnosi ed un’adeguata cura, per malattie che da noi sono ormai curabili da tempo, perché non esiste un’assistenza sanitaria gratuita, le strutture ospedaliere sono pochissime e quasi per nulla attrezzate, e perché scarseggiano i medici e gran parte del personale sanitario.
In questa situazione già abbastanza precaria viene ora ad aggiungersi il Coronavirus, che in quelle zone avanza sì gradualmente, ma quasi del tutto incontrastato.
Ci rendiamo conto che ognuno di noi è chiamato, a vario titolo, a far fronte ai bisogni locali emergenti. Ognuno di noi è impegnato, come può, nell’affrontare i problemi economici e sanitari causati dalla pandemia. Ma questo non deve farci dimenticare dei Paesi più deboli che in questo grave contesto mondiale si trovano ad essere i più penalizzati per la riduzione di finanziamenti e aiuti, per la crescente difficoltà nel reperimento dei farmaci necessari e per l’incremento delle spese per il loro approvvigionamento. Proprio per questo Grégoire ha bisogno, ora più che mai, del sostegno di tutti noi, perché possa continuare ad accogliere e curare tutte le persone affette da una malattia mentale che sono ospitate nei suoi centri di cura.
È stata creata a questo scopo una cordata internazionale di raccolta fondi per aiutare Grégoire a sostenere le ingenti spese per l’acquisto dei farmaci, di cui l’Associazione Saint Camille de Lellis si è trovata quasi del tutto sprovvista in questo momento.
Con il passaparola tra i vostri parenti ed amici possiamo raggiungere il nostro obiettivo e, pur con la consapevolezza delle difficoltà socioeconomiche che siamo costretti a fronteggiare nel nostro Paese, ci permettiamo di ricordarvi che anche una piccola donazione farà la differenza!
Grazie a nome di tutto lo Staff di Jobel, di Grégoire e di tutti i collaboratori della Saint Camille, ma soprattutto grazie da parte degli oltre 10.000 malati accolti e curati nei centri della Costa d’Avorio, del Benin e del Togo!
COME AIUTARE GRÉGOIRE:
- Bonifico bancario presso Banca Cassa Rurale FVG – Filiale di San Vito al Torre (Ud) – IBAN: IT60D0862264240013000203782
- Bollettino postale: conto corrente postale n°13218334 intestato all’Associazione di Solidarietà Internazionale Jobel ONLUS – Via Roma nr. 54/a 33050 San Vito al Torre (UD)
- Postepay: n. carta 4023600569529987 intestata a ZUTTION PAOLO LUIGI
- Donazione con Paypal direttamente sul nostro sito www.jobelonlus.org pulsante DONA ADESSO